L’attività della sezione prevede un calendario di gite mensili, programmate ogni inizio anno che trovate nell’agendina 2025.
Inoltre ci sono iniziative di soci che promuovono gite al di fuori delle date in calendario.
Partecipare alla vita associativa è anche un modo per condividere interessi e proporre con altri amici itinerari di escursionismo estivo, invernale e/o di sci Alpinismo.

Ritroviamoci quindi il giovedi in sezione, in via dei Giardini 8, apertura dalle ore 21 alle 22/22:30.

Programma

Gradi di Difficoltà delle Escursioni in Montagna

Classificazione delle difficoltà

Nelle guide alpinistiche, vengono usate sigle o numeri per indicare la difficoltà dell’itinerario o della via descritto: ma cosa vogliono dire? Vediamo nel dettaglio le difficoltà nelle attività in montagna:

Difficoltà Escursionistiche

Si utilizzano le sigle CAI per distinguere l’impegno richiesto dagli itinerari e per definire il limite tra difficoltà escursionistiche ed alpinistiche:

T = Turistico – Itinerario su stradine, mulattiere o larghi sentieri. I percorsi generalmente non sono lunghi, non presentano alcun problema di orientamento e non richiedono un allenamento specifico se non quello tipico della passeggiata.

E = Escursionisti – Itinerari su sentieri od evidenti tracce in terreno di vario genere (pascoli, detriti, pietraie…). Sono generalmente segnalati con vernice od ometti (pietre impilate a forma piramidale che permettono di individuare il percorso anche da lontano). Possono svolgersi anche in ambienti innevati ma solo lievemente inclinati. Richiedono l’attrezzatura descritta nella parte dedicata all’escursionismo ed una sufficiente capacità di orientamento, allenamento alla camminata anche per qualche ora.

EE = Escursionisti Esperti – sono itinerari generalmente segnalati ma con qualche difficoltà: il terreno può essere costituito da pendii scivolosi di erba, misti di rocce ed erba, pietraie, lievi pendii innevati o anche singoli passaggi rocciosi di facile arrampicata (uso delle mani in alcuni punti). Pur essendo percorsi che non necessitano di particolare attrezzatura, si possono presentare tratti attrezzati se pur poco impegnativi. Richiedono una discreta conoscenza dall’ambiente alpino, passo sicuro ed assenza di vertigini. La preparazione fisica deve essere adeguata ad una giornata di cammino abbastanza continuo.

EEA = Escursionisti Esperti con Attrezzatura – Vengono indicati i percorsi attrezzati (o vie ferrate), richiedono l’uso dei dispositivi di autoassicurazione.

Difficoltà Alpinistiche

Le valutazioni si riferiscono a condizioni montane e meteo ottimali. Le capacità e la preparazione tanto fisica quanto psicologica deve essere adeguata.

Difficoltà su roccia. Esistono numerose scale di difficoltà che indicano un percorso su roccia: per semplicità viene descritta la valutazione dei passaggi secondo la scala UIAA (espressa in numeri romani), mentre di seguito la stessa viene raffrontata con la scala francese e la scala USA.

I = Primo Grado – E’ la forma più semplice dell’arrampicata: si devono usare frequentemente le mani per mantenere l’equilibrio e richiede una valutazione preventiva della qualità della roccia prima di apporgiarvi il piede.

II = Secondo Grado – Inizia l’arrampicata vera e propria: è necessario spostare un arto per volta con una corretta impostazione dei movimenti. Appigli (per le mani) ed appoggi (per i piedi) sono abbondanti

III = Terzo Grado – La struttura rocciosa è più verticale, appigli e appoggi sono più radi ma con una certa possibilità di scelta nei passaggi e nei movimenti.

IV = Quarto Grado – Appoggi ed appigli cominciano ad essere esigui: è richiesta una certa tecnica nel superare passaggi con strutture rocciose particolari (camini, fessure, spigoli…).

V = Quinto Grado – L’arrampicata diventa delicata e tecnica (placche ecc.) e richiede anche forza fisica (opposizione di forze con i diversi arti). Il passaggio deve essere esaminato preventivamente.

VI = Sesto Grado – Necessita di allenamento speciale e continuo per sviluppare più forza nelle braccia e nelle mani: l’arrampicata può essere molto delicata con combinazione di movimenti ben studiati, o di forza per la presenza di strapiombi.

VII = Settimo Grado – Appoggi e appigli sono molto distanziati: doti di equilibrio e tecniche di aderenza sono fondamentali unite ad una preparazione specifica che sviluppi molta forza anche nelle dita. Da qui le difficoltà aumentano sino a superare (ormai), il X Grado. A partire dal quinto ogni grado di difficoltà ha un’ulteriore suddivisione inferiore (-) o superiore (+).

Scala Comparativa delle Difficoltà

Francese

Inglese

UIAA

YDS

Livello

 1

3a

I

 5

Novizio ↓

 2

3b

 II

 5.1/5.2

 3

3c

 III

 5.3/5.4

4a

4a

VD

 IV

 5.5

Principiante ↓

4b

4b

S

IV+

5.6

4c

4c

HS

V

5.7

5a

HVS

V+

5.8

5b

5a

VI-

5.9

 Intermedio ↓

5c

E1

VI

5.10a

6a

5b

VI+

5.10b

6a+

E2

VII-

5.10c

6b

5c

VII

5.10d

6b+

E3

VII+

5.11a

Avanzato ↓

6c

VIII-

5.11b

6c+

6a

E4

VIII

5.11c

7a

VIII+

5.11d

7a+

E5

IX-

5.12a

7b

6b

IX-

/ IX

5.12b

Esperto ↓

7b+

E6

IX

5.12c

7c

6c

IX

/ IX+

5.12d

7c+

E7

IX+

5.13a

8a

IX+

/ X-

5.13b

Super Esperto ↓

8a+

7a

X-

5.13c

8b

E8

X

5.13d

8b+

X+

5.14a

 Elite ↓

8c

7b

X+/XI-

5.14b

8c+

E9

XI-

5.14c

9a

7c

XI

5.14d

Super Elite ↓

9a+

XI+

5.15a

9b

XII-

5.15b

9b+

XII

5.15c

9c

XII+

5.15d

Adam Ondra!

Arrampicata in artificiale

Oltre alle difficoltà precedentemente descritte, in arrampicata, si possono trovare difficoltà valutate in arrampicata artificiale, ossia superate con l’uso di mezzi artificiali che si sfruttano per la progressione (dal semplice rinvio alle staffe).

A0 = Forma più semplice dell’arrampicata artificiale che prevede la progressione prevalentemente in libera ma chiodi, cordini o dadi vengono utilizzati come appiglio od appoggio (la frase “tirare un rinvio” in pratica indica un passaggio in A0). Anche farsi tenere in trazione sulla corda o fare dei pendoli con la corda, rientrano in questa classificazione. Non sono necessarie le staffe.

A1 = Chiodi ed altri mezzi artificiali si posizionano con relativa facilità; il passaggio richiede poca forza ed è sufficiente una staffa.

A2 = La roccia compatta o friabile o altre conformazioni non consentono una facile posa dei mezzi artificiali. Il passaggio è faticoso (spesso su placche lisce o leggeri strapiombi). Sono necessarie 2 staffe ed una buona tecnica per il loro uso.

A3 = Alle maggiori difficoltà già descritte, si aggiunge la presenza di strapiombi molto pronunciati o tetti. Sono necessarie almeno 2 staffe ed una buona tecnica per il loro recupero. All’aumentare della precarietà dei mezzi artificiali (posizionamento e recupero), posizioni scomode da assumere e sforzo fisico, le difficoltà aumentano (A4, A5 … ecc.).

Quando in un passaggio sono indicate entrambe le difficoltà (ad esempio A1 e V+), significa che la progressione può avvenire sia in artificiale sia in libera.

Caratteristiche della via. Nelle guide vengono generalmente fornite insieme al grado di difficoltà: sono precisazioni riguardo alla lunghezza della via (dislivello), sviluppo (quando la via non presenta uno svolgimento lineare), continuità delle difficoltà, qualità della roccia o variabilità delle condizioni del terreno nel caso di “misto” (roccia e neve), stato della chiodatura, esposizione, possibilità di ritirata e quant’altro.

Valutazione d’insieme. E’ una valutazione complessiva dell’itinerario che tiene conto delle difficoltà tecniche, fisiche e psicologiche. Nella valutazione di insieme non vengono incluse in maniera specifica i fattori di rischio e di pericolo come avviene in una valutazione puramente tecnica.

LA valutazione è espressa con delle sigle, ed è completa dell’indicazione dei passaggi di massima difficoltà:

F = facile

PD = Poco Difficile

AD = Abbastanza Difficile

D = Difficile

TD = Molto Difficile

ED = Estremamente Difficile

EX = Eccezionalmente Difficile

Difficoltà su Neve e Ghiaccio 

Si considerano condizioni mediamente buone della montagna (non ottime) e del suo innevamento con indicazione della pendenza massima della via espressa in gradi. Anche per questo tipo di ascensione la difficoltà è espressa con le sigle precedentemente descritte (F, PD, AD ecc.). In caso di misto (tratti di roccia che si alternano a percorsi innevati e/o ghiacciati), vengono indicate anche le difficoltà dei passaggi rocciosi.

Scala delle difficoltà per lo sci-alpinismo (scala di Blachère)

MS = Medio Sciatore Itinerari su pendii aperti di pendenza moderata. E’ richiesta una discreta padronanza dello sci.

BS = Buon Sciatore Itinerari su pendii inclinati fino a 30°, nevi anche difficili. E’ richiesta buona padronanza degli sci anche in situazioni particolarmente difficili.

OS = Ottimo Sciatore Itinerari che richiedono ottima padronanza dello sci su terreno molto ripido, con tratti esposti e passaggi obbligati.

L’aggiunta della lettera “A” = Alpinistico, indica che l’itinerario ha carattere alpinistico per qualche breve tratto.

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